
Dante ghibellino
Enrico FenziI due saggi che compongono il volume sono tra loro legati dal comune impegno a riconsiderare la scelta politica di Dante in favore dellimpero. Il primo, Dante ghibellino, muove dal fatto che nel Dante degli anni fiorentini precedenti lesilio manca, in maniera abbastanza sorprendente alla luce dellopinione vulgata, ogni dichiarazione o prova di unesplicita fede guelfa e di unadesione allideologia comunale che aveva in Brunetto Latini il suo principale esponente. Così, laltrettanto sorprendente e combattivo entusiasmo nei confronti di Federico II e di Manfredi nel De vulgari eloquentia, negli anni immediatamente successivi allesilio, non può essere messo in diretta contraddizione con una precedente stagione di segno opposto, ma appare semmai come lerompere improvviso ma coerente di una scelta di fondo che avrà sviluppi ulteriori, sino alla sua definizione ultima nella Monarchia. Il secondo saggio, nato come lettura del canto sesto del Paradiso dedicato alla figura di Giustiniano e alla centralità di una nozione dellImpero quale universo giuridico, si sofferma su due nodi particolari ai quali Dante ha dedicato ampie riflessioni: il rapporto tra lImpero e la Chiesa, e quello tra il diritto e la guerra, che nella storia del mondo solo il volo dellaquila, cioè la storia di Roma prima repubblicana e poi imperiale, è riuscito a stringere positivamente in un sol nodo.
Quando faceva politica a Firenze negli anni Novanta del Duecento, un Dante trentenne era abituato a dare per scontato che i fiorentini si dividevano in due, Dante was among the supporters of the White Guelphs, and in 1302 was exiled when the Black Guelphs took control of Florence. Those who were not connected to either side or who had no connections to either Guelphs or Ghibellines considered both factions unworthy of support but were still affected by changes of power in their respective cities.
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Note correnti

Julia Bolton Holloway, Geoffrey Chaucer, Dante Alighieri, Brunetto Latini, Brunetto Latino, Florence. ... Che'l ghibellino aveste per garzone.36. The series of ...

Dante è un sostenitore del Papa, dunque un Guelfo. Ma quando il suo partito prende il potere in Firenze e scaccia in esilio i Ghibellini, anch'esso si divide in due correnti per via di ragioni principalmente economiche: i bianchi e i neri.Dante è un Guelfo bianco ma la sua corrente perde questa lotta intestina e, come gli odiati nemici Ghibellini, anch'egli deve scegliere tra la morte o ... Il primo, Dante ghibellino, muove dal fatto che nel Dante degli anni fiorentini precedenti l'esilio manca, in maniera abbastanza sorprendente alla luce dell'opinione vulgata, ogni dichiarazione o prova di un'esplicita fede guelfa e di un'adesione all'ideologia 'comunale' che aveva in Brunetto Latini il suo principale esponente.

Tuttavia la città offriva anche altro, a Dante come agli altri cittadini: la guelfa Firenze di allora, non paga delle precedenti lotte con la parte ghibellina ormai cacciata fuori dalle mura, si era nuovamente divisa in due correnti, quella dei ‘guelfi bianchi’ capeggiata dalla famiglia dei Cerchi e quella dei ‘guelfi neri’ capeggiata dalla famiglia dei Donati.

06/07/2019 The Guelphs and Ghibellines were factions supporting the Pope and the Holy Roman Emperor, ... known as Waiblingen, as their cry; "Wibellingen" subsequently became Ghibellino in Italian. ... Dante was among the supporters of the...

In seguito a gravi tensioni e alla sconfitta del suo partito, Dante, guelfo di parte bianca, fu ingiustamente condannato e costretto all'esilio: a partire dal 1301 non poté più ritornare nella sua città; il resto della sua vita, fino alla morte avvenuta nel 1321, lo passò peregrinando da una corte italiana all'altra, ospite di diversi signori presso i quali svolgeva incarichi diplomatici.