
Di chi è Anne Frank?
Cynthia OzickCynthia Ozick, ripercorrendo con il ritmo e la forza che le sono propri, le vicissitudini storiche, editoriali e teatrali del libro universalmente considerato il simbolo della Shoah, ci mette in guardia dalle conseguenze di questa tendenza: ammorbidire la Storia. Apparso per la prima volta nel 1997 sulle pagine del “New Yorker”, questo impetuoso, lucidissimo saggio di Cynthia Ozick strappa il velo di dissimulazione e retorica che negli anni ha ovattato e mistificato la limpida voce di Anne Frank e del suo Diario. Troppo spesso e troppo a lungo oggetto di interpretazioni semplificate e fuorvianti, di appropriazioni indebite, tradimenti e comode “santificazioni”, il Diario è servito da lasciapassare per un’amnesia collettiva – storica e culturale – sulle cause e le circostanze della morte della sua autrice e di milioni di altre vittime dell’Olocausto. La depravazione e la ferocia dei nazisti, il male che ha consumato la protagonista, sono stati attenuati e sorpassati nel tempo dal solo battere della critica, dell’editoria, dei lettori e persino del padre – Otto Frank – sul tema della bontà e della forza umana, utilizzando strumentalmente la voce di Anne per costruire un discorso sul passato tanto rassicurante quanto sterile. Cynthia Ozick, ripercorrendo con il ritmo e la forza che le sono propri, le vicissitudini storiche, editoriali e teatrali del libro universalmente considerato il simbolo della Shoah, ci mette in guardia dalle conseguenze di questa tendenza: ammorbidire la Storia, nel tentativo di renderla più sopportabile, equivale a tradirla
Leggi «Di chi è Anne Frank?» di Cynthia Ozick disponibile su Rakuten Kobo. Apparso per la prima volta nel 1997 sulle pagine del “New Yorker”, questo impetuoso, lucidissimo saggio di Cynthia Ozick Anne Frank sarebbe diventata una scrittrice di successo. Il talento l’aveva nel Dna. E se non fosse stata vittima di un tragico destino, non avrebbe certo scritto quel diario celebre in tutto il mondo ma forse opere di tutt’altro genere e tipologia ma di altrettanta levatura letteraria. Non lo potremmo mai sapere perché Anne è morta a nemmeno 16 anni di tifo, dopo essere stata deportata
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Note correnti

Il brano è tratto da una delle prime pagine del diario di ANNA FRANK, una ragazza ebrea vissuta ad Amsterdam durante l'occupazione nazista. A causa delle persecuzioni razziali, Anna e i suoi familiari furono costretti a rimanere nascosti in un alloggio segreto, ma il nascondiglio fu scoperto la famiglia fu portata in un campo di concentramento, dove la ragazza morì. Chi ha salvato il diario di Anna Frank? La storia di Miep Gies. A salvare il Diario di Anne Frank è stata Miep Gies, colei che conobbe Otto Frank a ventiquattro anni e divenne sua impiegata.

Dolce e saputella, timida e allegra, riflessiva e coraggiosa: Anne Frank riversò la parte più sincera di sé nel suo diario, il suo più intimo confidente, che ne ha custodito i sogni, i dolori e i desideri nonostante il mondo intorno a lei cercasse di cancellarla. Chi è il vero autore del diario di Anne Frank? O almeno, chi ha scritto veramente il famoso diario secondo chi ne cura i diritti? La domanda sorge spontanea di fronte alle polemiche degli ultimi tempi che, a quasi settant’anni dalla morte di Anne, rimettono in discussione il nome di chi ha composto quelle pagine ironiche e struggenti conosciute da milioni di studenti e divenute simbolo

Il restroscena sulla chiamata incriminata di Claudio Lotito prima dell'arrivo di fronte alla sinagoga per scusarsi per le foto di Anna Frank con la maglia della Roma

Chi tradì Anna Frank? Chi denunciò la presenza della ragazzina ebrea con la sua famiglia in un sottotetto di Amsterdam, causandone l'arresto e la successiva deportazione nel lager nazista di ...

Anna Frank è sicuramente uno dei simboli dell'olocausto e sempre lo sarà.Dopo circa 80 anni pare si sia presa la decisione di fare luce su quello che accadde effettivamente alla piccola Anna ed a sua sorella ma anche all'intera famiglia che divideva con loro Il nascondiglio. Solo Otto Frank, il papà di Anne, sopravvive alla deportazione, ai campi di lavoro e di morte, alle marce forzate, al tifo devastante che si porta via Anne e sua sorella Margot in un giorno ...